non so se vi è mai capitato di avere la netta sensazione che tutto vi sfugga di mano.
adesso la prendo un po' larga, ma forse con pazienza potrete seguirmi...
a me hanno insegnato la curiosità per la vita, la vita intesa come concetto astratto, che tutto comprende in sè, quindi ho in me il desiderio di scoprire il mondo, le persone, la natura, le emozioni - che volete farci ormai, è un germe che mi è stato trapiantato a forza di sorrisi caldi e racconti fatti da chi non aveva potuto studiare ma invece aveva un cuore splendido.
allora si è formata in me un'idea, un ideale?!? ...che ancora oggi mi guida: il mondo è bellissimo, immenso, e immensamente sconosciuto ai più.
sconosciuto non solo perchè noi poveri umani siamo fondamentalmente presuntuosi e ci crediamo padroni di tutto, spesso senza comprendere quasi niente, ma sconosciuto ancora di più perchè tutti presi dal nostro quotidiano sfaccendare ci dimentichiamo della bellezza che ci circonda.
non siamo più curiosi, davvero.
non ci interessa capire la poesia di un raggio di sole timido di novembre, non ci incuriosisce il sorriso sfuggente di un passante, siamo capaci di andare dall'altra parte del mondo e cercare solo il ristorante migliore, dimenticando di respirare l'aria del luogo in cui stiamo e parlare di nuovi giorni.
ecco, siamo immersi in esistenze così.
eppure occorre lavorare, fare la propria parte, svolgere ruoli importanti, competere, migliorarsi, migliorare il proprio status sociale, poter crescere i propri standard di vita... case più belle, confort, viaggi etc etc etc
sì, ho descritto un luogo comune, è vero... lo so che nessuno può vivere nel mondo delle favole, dobbiamo restare con i piedi per terra, concretamente attaccati a ciò che ci permette di evolvere, essere migliori, insegnare lo stesso ai nostri figli e via così.
però così a me sfugge via la vita.
non vi sentite mai così?
pensateci, fatelo, ma solo se ne avete il coraggio.
io mi accorgo che non posso continuare a rimandare ciò che vorrei fare in eterno.
io non sono eterna.
io sono curiosa di vita, di mondo, di bellezza e poesia, ho sete di cielo, anche con le nuvole, ho bisogno di respirare il suono del mare in burrasca e affondare le mani nella terra calda di luglio, un fiore sconosciuto e selvaggio, mi manca di seguire una fila di formiche solo per scoprire dove hanno messo su casa... mi sento stanca di chiacchere futili spacciate per indispensabili e dovute.
devo trovare un modo per volare via, eppure restare qui.
Hai saputo esprimere a parole dei sentimenti e degli stati d'animo anche a me comuni. Come possiamo fermare questo vortice? Forse averne la consapevolezza è già un punto di partenza, ma secondo me c'è dell'altro da fare, manca il coraggio...
RispondiEliminaè vero, bisogna fare un passo in più... ed è un po' dura. ma sapere che non sono l'unica mi fa sentire già meno "marziana"... <3
EliminaIo non ho niente da aggiungere alle tue parole, davvero. Ho anche scritto una poesia su queste sensazioni, emozioni. Come siamo uguali da questo punto di vista!
RispondiEliminacara Lallabel, credo di essere stata molto "ovvia" eppure non riuscivo a trattenermi. grazie per avermi letto e, dicendomi la tua, mi piace sentirti vicino.
EliminaCiao Cara Amica Mia, e finalmente è uscito ... quanto meno tu hai avuto il coraggio di dare voce a ciò che ogni tanto sommessamente ci siamo dette prendendola alla larga, come dici tu.
RispondiEliminaE' ogni giorno più difficile ascoltare, fare, dire ciò che va ascoltato, detto e fatto secondo quello che è un mondo che non ci appartiene più, un mondo che, come ci siamo dette tante volte o almeno io nei nostri discorsi traevo come significato, brucia le cose le rende aride e sterili.
Ma ci è mai appartenuto questo mondo?
Ce lo hanno fatto credere e adesso siamo in un bel casino perchè uscirne è una questione si di coraggio ma anche di responsabilità, ed è difficile ed arduo: da prova di coraggio!
Chapeu a chi ce la fa!
Io ora mi sento di professare una sorta di nuovo stile di vita adatto a chi non ha coraggio o a chi si sente responsabile (dipende dai punti di vista, il risultato non cambia!): il Bipolarismo.
Forse non sono molto originale ma cercare di chiudersi un po', in antitesi a quello che sono stati gli anni passati del voyerismo e del essere sempre in prima fila, di cercare il bello di ciò che hai descritto non lasciandoci scalfire in questi "nostri" momenti dai pensieri disfattisti del vecchio mondo aspettando che l'aria cambi, perchè tu come sempre hai avuto il coraggio di dire una cosa che tanti hanno in cuor loro ma che non sanno come far emergere....
Non sei sola Cara Amica Mia, l'esercito si ingrosserà e l'aria nuova arriverà ... pensando a Chocolat
... sospiro. bello grosso... <3
EliminaMi hai toccato nell'anima. Anch'io ho bisogno di volare via -credo di aver capito come, ma far crescere le ali è una questione lunga. Prendiamo la rincorsa assieme?
RispondiEliminaqueste ali... le sento pizzicare da una vita... sì, dai! prendere la rincorsa sarebbe bellissimo!
EliminaSono certa che le risposte alle nostre inquietudini siano già dentro di noi, ma le teniamo ben sepolte e ci creiamo un'infinità di alibi per non considerarle, rimandando a data da destinarsi il loro compimento! In tutto ciò il tempo, questo effimero, ma fondamentale parametro, gioca un ruolo determinante, soprattutto ad un certo punto dell'esistenza e forse la chiave sta proprio lì ... o forse questa elucubrazione mentale, frutto della notte tarda che mi ospita, è fumosa come la nebbia che aleggia lieve fuori dalla mia finestra.
RispondiEliminaComunque... se trovi la via fammi un fischio, anzi fanne uno a tutte noi, così ci uniamo in uno stormo e voliamo via ;)
Un abbraccio complice e affettuoso
Monica
cara Monica, il tempo, gli alibi veri o presunti, la nebbia, c'è tutto.... mi segno il tuo nome sulla lista e quando trovo la via so che ci sei anche tu!
Eliminaun abbraccio a te. che ci sei sempre.
💜
<3 :))
EliminaMonica
Bellissimo post che mi ha fatto molto riflettere ... Aprire le ali che già abbiamo e volare ... Volare alto e saper planare e atterrare e poi riprendere il volo
RispondiEliminaGrazie Alessandra, il fatto è che trovo molto umano voler vedere di più, conoscere, stupirmi.
Eliminalo sento indispensabile.
anche tu?!