Penso al limite come concetto: bordo, confine, oppure
traguardo, obiettivo, una tensione al miglioramento, la rabbia da incanalare, l'energia in trasformazione, o metamorfosi potenziale...limite come pochezza delle proprie capacità... culmine
delle proprie frustrazioni, desiderio irrefrenabile di lasciare un
segno, per qualcosa o qualcuno, per sè stessi o un'idea.
a volte e' più' forte di me...e più ci penso, più me ne vengono in mente..
Limite
di velocita', di sopportazione, confine di stato, margine di una
pagina, contorno di un disegno, traccia da seguire, filo di arianna da
riavvolgere, una barriera corallina, una porta da aprire, un portone da
chiudere dietro di sè per restare al sicuro, una scadenza improrogabile,
il crinale di una montagna, l'argine di un fiume in piena, un tetto di
casa..o di spesa, un punto fermo che chiude un'intero libro o quello che
in una lite tappa la bocca al tuo avversario.
anche la morte è un limite, ma non per tutti, visto che poi si pensa che forse sarà solo l'inizio dell'eternità..
Quanti ne esistono, quanti ne abbiamo, quanti ci vengono imposti, o che ci autoimponiamo...
limiti sfiorati o oltrepassati con audacia, altri evitati al ... limite... per codardìa, fortuna, caso.
la gloria di una vita ottenuta per averne passato uno, oppure persa per un motivo uguale!
e non c'è modo certo di capire dove stanno i propri...perchè ognuno di noi ne ha moltissimi.
credo
che per ogni limite ci sia il talento corrispondente, il fatto che non
sappiamo bene qual'è e per tutto il tempo sperimentiamo per individuare
il rimedio giusto al limite che abbiamo sott'occhio in quel momento.
poi
in fondo non c'è limite per un sacco di cose ... la studipità per esempio,
o certa malignità ... ma l'animo umano sa essere anche molto meglio di
come ce lo aspettiamo e sorprendere anche lì...
we are only human, of flesh and bones are made...
human, born to make mistakes...
ma anche il fatto di soffermarmi tanto su un concetto così, beh, alla fine , dev'essere un mio limite.